Dario Banfi ha ragione quando spiega il motivo, preso a prestito da un'analisi di Carlo Alberto Pratesi, per cui in Italia non funziona il telelavoro. Ha ragione anche sulla conclusione, che i due mali maggiori della cultura organizzativa moderna sono la cosiddetta “leadership fuffa” e la deriva del “lifelong meeting”.
Non sono un esperto del settore, ma credo che ci siano un paio di precisazioni da fare: una è che i vertici delle aziende, responsabili della "leadership fuffa", non hanno spesso sufficiente cultura imprenditoriale (e intendo anche consapevolezza dei diritti e dei doveri sociali di un'azienda), la seconda è che il telelavoro - ma credo che Dario non l'abbia scritto nel post soltanto per questioni di spazio - è per ora difficilmente applicabile a tutte le realtà lavorative. Ammetto di non essere molto lungimirante, ma per la redazione di un giornale riesco a pensare sicuramente a una diversa organizzazione, rispetto a quella antiquata di molte redazioni attuali, ma sono convinto che il telelavoro porterebbe più svantaggi che vantaggi.
Se ti interessa Carlo qui http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=16516 (post + commenti) si raccontano vizi e virtù del telelavoro in ambito giornalistico x l'editore di ePolis. Quanto al fatto che il telelavoro non è adatto a tutte le imprese sono d'accordo, ma a mio avviso dipende non tanto dal settore o dalla dimensione d'impresa quanto dal modello organizzativo.
Posted by: Dario | Tuesday, March 06, 2007 at 05:56 PM