Settimane decisive per il Gazzettino, il giornale di Venezia che è ancora il quotidiano più venduto del Veneto, nonostante sia passato dalle oltre 130mila copie del 2001 alle meno di centomila di oggi. Settimane decisive nella quali si deciderà se rimarrà controllato da Edizione Holding (ossia da Benetton) o se la proprietà passerà di mano: offerte, oltre che da Benetton, sono state fatte dal gruppo Espresso (editore dei principali concorrenti del Gazzettino sulle piazze di Venezia, Treviso, Padova, Belluno, Udine e Pordenone) e dal gruppo Caltagirone (editore del Messaggero di Roma, del Mattino di Napoli, del quotidiano gratuito Leggo, del Corriere Adriatico - acquisito l'anno scorso da Franco Sensi, che doveva sistemare i conti della Roma calcio -, e del Quotidiano di Puglia. Ci fossero i bookmaker, punterei qualche euro in più su Francesco Gaetano Caltagirone.
Sono due anni che Caltagirone insegue il Gazzettino. Prima provò ad acquistare le quote di minoranza di Luigino Rossi e Giuseppe Bisazza (quasi il 30 per cento) a 13 euro e mezzo per azione. Non ci riuscì perché Edizione Holding, insieme ad alcuni altri azionisti, esercitò il diritto di prelazione previsto dallo statuto della società editoriale, la Sep. Ci riprovò nel dicembre dell'anno scorso con il 54,59 delle azioni, ossia quelle di proprietà di quattro dei cinque soci del patto di sindacato che governa il giornale: Ivano Beggio, René Fernando Caovilla, Paolo Sinigaglia e Giuseppe Stefanel (solo Benetton rimase fuori e all'oscuro della trattativa). Caltagirone offrì 23 euro e mezzo per azione, ossia, più o meno, 126 milioni di euro. Benetton (che pure ha una piccola quota delle azioni della Caltagirone editore) non digerì molto bene l'operazione e chiese due arbitrati, che riguardano il diritto di prelazione e la vendita delle quote dei quattro: le risposte insindacabili degli arbitri dovrebbero arrivare entro fine anno.
Ma non è detto che sia necessario aspettare fine anno per vedere un cambio di proprietà. Entro il 28 ottobre sarà convocata l'assemblea dei soci, che dovrebbe avere all'ordine del giorno anche l'eliminazione dallo statuto della clausola sul diritto di prelazione. Sembra un prodromo all'ingresso di Caltagirone, ma nel mondo dell'editoria (e non soltanto nel mondo dell'editoria) fare previsioni diventa sempre più difficile.
Un altro aspetto è quello della pubblicità. La Sep controlla anche Area Nord, attuale concessionaria del Gazzettino. Ma Caltagirone possiede la Piemme, concessionaria dei suoi giornali, e di recente Area Nord sembra essere stata abbandonata al proprio destino: personale e sedi sono state ridotte ed è stata adottata una politica dei prezzi che ha reso Area Nord poco competitiva sul mercato. Potrebbe essere soltanto una coincidenza, ma sarebbe comunque una coincidenza favorevole per lo sbarco di Piemme in laguna.
Masturbation lesbienne video gros cul arabe
Posted by: film x gratuit | September 16, 2013 at 09:17 AM